Friday, May 30, 2008

Maggio e’ il mese nazionale per andare a lavoro in bici, e ho participato un paio di volte. Sono 26 kilometri fra la mia casa e il mio ufficio (second il mio computer), e li faccio in un po’ piu di un’ora. I semafori a volte aggiungiono 5 o 10 minuti. E’ un giro lungo e noioso, completamente piatto e quasi completamente dritto. Per 6 o 7 kilometri, sono sul Yolo Causeway, l’autostrada elevate che attraversa il Bacino di Yolo, e la corsia condivide la strasa con le machine, separato solo par un muro di un metro di altezza e un recinto di rete a maglie in acciaio. Un altro pezzo lungo attraverso West Sacramento, il posto dei camioni, campeggio per roulotte, e albergo d’autostrada a noleggio ad ore.

Ho promesso 195 kilometri per maggio, e da oggi, ho fatto 172. Devo fare solo 13 domani per raggiungere il mio obiettivo! Non ho fatto 195 kilometri solo per andare al lavoro. Loris ed io abbiamo fatto un giro di 56 kilometri due settimane fa, e per tanto del resto ho fatto dei giri a Davis. A dire la verita’, sono andata a lavoro in bici solo due volte questo mese (che mi ricordo).

Per un anno e mezzo, andavo da Davis a Sacramento in pullman, ogni giorno. Il mio giornata era un ore piu lunga, ma avevo tanto tempo per leggere. Mi piaceva, a parte il fatto che c’erano giorni, occasionamente, quando facevo un ora in piu sul pullman, e stringevo i denti con frustrazione. L’ultima goccia e’ stato il giorno che il Tower Bridge, la solita rotta per il Pullman, era chiuso per construzione. Il mio spostamento lungo faceva due ore in piu, invece di una. Siccome preparo tutto il pane e coltivo tutte le verdure per nostra casa, non potevo perdere quest’ora di piu. Ho comminciato di guidare a lavoro, e non mi sono mai fermata.

E’ strano come le cose nella vita fanno il giro completo. Per il mese prossimo, un pezzo dell’autostrada 5 sara’ chiusa a Sacramento. Generalmente, uso questo pezzo, ma non e’ essenziale alla mia rotta, e posso facilmente cambiare strade per andare a lavoro. Sfortunamente, il costruzione tocchera’ il traffico ovunque il regione. Ho sentito dicerie che faro’ un’ora di piu! Come ho ditto, faccio solo 25 kilometri. Un’ora di piu e’ pazzesco. Adesso, il mio piano e’ di andare a lavoro in bici il mattino, e portare la bici sul treno per 15 minuti per tornare a Davis il pomeriggio. Non posso comminciare fino a luglio, perche ci sono regale stupide per il parcheggio al mio ufficio – lo scrivero’ di piu in luglio! Subito prima di quando parto per Italia!

Faccio tutti questi giri fra citta’ con la mia bici di corso bellissima Specialized. E la mia altra bici che non vale niente? La uso ancora a Davis, e’ tanto utile. Posso mettere molte cose nelle ceste – il mio zaino, i libri, il cibo, le verdure dal’orto, l’attrezzatura per scalare, etc. Il svantaggio piu grande e’ che la bici sia pesante. Ma e’ buon esercizia, vero?

Tuesday, May 27, 2008

Io e il pane

Ho cucinato pane per piu di 10 anni, ma il mio passatempo e' cambiato molto da quando ho comminciato. Mia madre ha comprato una macchina per fare il pane quando ero piccola, e mi ricordo pagnotte deliziose e leggere. I problemi erano solo che il braccio ha lasciato il pane con un buco, e il pane era sempre un po' umido perche passava un un periodo di raffreddamento dentro la macchina e si cuoceva con il vapore.

La mia famiglia era entusiasta per il “challah”, il pane dolce ebraico fatto con le uova, e coperto tipicamente con semi di papavero o sesamo (preferivamo il papavero). Il pane era piuttosto caro, e lo mangiavamo come una cosa speciale. A un certo punto, mia madre ha comprato qualche libro di ricette per la macchina, e un giorno mi e' venuta in mente l’idea di preparare il “challah” per una frazione del costo.

Onestamente, non mi ricordo il mio primo tentativo, ma sospetto che sia andato bene o non avrei continuato di farlo. La ricetta che usavo era semplice e perdonava abbastanza, e faceva una pagnotta ottima nonostante i miei sbagli e le mie dimenticanze. Siccome la macchina ha fatto l’impasto, io dovevo solo fare la treccia, lasciarla lievitare, lavarla con uova, metterci sopra i semi, a metterla nel forno. Dopo 30 o 40 minuti, avevamo tirato fuori quasi sempre una pagnotta calda, dolce, e deliziosa, e la mia famigla la divorava entusiasticamente, spesso con uno strato di “burro” (sono cresciuta negli anni ottanta – per noi, la margarina e il burro erano la stessa cosa e usavamo le due parole in una maniera completamente intercambiabile).

Mi ricordo vagamente i miei successivi tentativi di diversificare il mio portafoglio, che sono fallito miseramente la maggior parte delle volte. Il challah e' probabilmente a meta' fra un pane e una torta, e le uova e lo zucchero copioso producevano una consistenza eccellente nonostante la mia mancanza di tecnica. Fare il pane vero, d’altra parte, era un disastro, e conduceva nella la maggior parte dei casi a cio' che mio padre chiamava “fermaporte”. Mi piaceva specialmente il pane integrale, che tende a produrre le pagnotte dense e pesanti.

Nel corso degli anni, ho affinto le mie abilita', grazie soprattutto alle preferenze del mio marito italiano che e' molto meticoloso sul pane, e che mi incoraggia coninuamente – e che mangiar le cose che preparo nel forno, non importa cosa. Alla fine ho abbandonato la mia macchina per fare il pane in cambio di un mixer (anche perche non l'ho mai usato per cuocere), e ho comprato un mixer piu grande dopo aver brucciato il motore del primo piu piccolo (ma mi manca il bel color giallo di quello vecchio ).

Ho comprato anche una pietra per cuocere nel forno, che adoro, e che credo sinceramente aitui a compensare le mancanze del mio forno elettrico anni setanta.

Grazie a qualche libro e sito web, ho imparato molte tecniche, e ho creato una ricetta base per un pane semplice e gustoso, con una parta interna leggere e una crosta croccante (spero!). Sembra che mio marito approvi, e accetto volontieri qualsiasi apprezzamento che ricevo.